giovedì 27 agosto 2009

150.000.000 E ORA CHE NE FACCIO?


Poiché diverse persone baciate in passato dalla Dea bendata hanno finito per essere travolte dalla fortuna, a causa dell’incapacità di saperla gestire, sarebbe quanto mai opportuno imparare dagli errori altrui per evitare di ripeterli.
Tassativo ed ineludibile quanto segue:
-- Rivolgersi ad un professionista (una volta era il notaio o l’avvocato) per la riscossione, in modo tale da aver garantita la privacy;
-- Rivolgersi ad un professionista per la costituzione di un trust in modo tale da blindare il patrimonio (finanziario, immobiliare) e renderlo inattaccabile da chicchessia.
Queste due figure, oggi, possono essere ricoperte entrambe dal consulente finanziario indipendente che, da quel momento in poi, diventerà l’unico riferimento, sollevando il fortunato vincitore da qualsiasi incombenza di carattere finanziario e non, permettendogli di godersi la sua fortuna.
Una vincita del genere rende superflua o addirittura inopportuna qualsiasi pianificazione (viceversa consigliatissima a tutti gli altri meno fortunati), dal momento che per sperperare tale somma non basterebbero tre generazioni.
Una volta risolti i problemi di cui sopra, consigliamo di privilegiare altri aspetti della vita molto più ameni ……….. ma non spetta certo a noi indicare quante auto fuoriserie mettere in garage, quante case di villeggiatura inserire nella società immobiliare, di quante “escort” (o gigolò se la fortunata è una lei) circondarsi……….
Per quanto concerna la suddivisione della vincita, mai come in un caso come questo, vengono destituite di fondamento le canoniche percentuali di suddivisione degli asset. Se ad esempio in situazioni normali è ragionevole ritenere che gli immobili abbiano un peso intorno al 50% rispetto alla ricchezza complessiva, nella fattispecie risulta evidente che 75 mln di euro investiti in immobili complicherebbero terribilmente la vita, anziché semplificarla.
Molto meglio allocare gran parte della somma in obbligazioni governative e sovranazionali, a massima sicurezza, con lo schema classico di diversificazione (fisso, variabile, indicizzato) e su scadenze varie da tre mesi a 30 anni. Forse risulterebbe addirittura superfluo prendere in considerazione la parte azionaria.
Va anche detto che in tempi bui come questi, in cui non mancano le Cassandre che prevedono scenari apocalittici, potrebbe essere saggio detenere in qualche cassetta di sicurezza almeno un 5% in lingotti d’oro e altrettanto in banconote delle principali divise……. non si sa mai…
Dal momento che la ricchezza può fare molto, ma non può certo ambire a dischiudere il senso della vita (ovviamente dipende dalla sensibilità individuale, oltre che dalle proprie convinzioni etiche e morali), perché non costituire una fondazione che si occupi di filantropia…….
Visto che è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco vada in paradiso, in questo modo, per chi ci crede, si potrebbe tentare di infrangere la regola……….

Studio Andreoli & Taccuso – Mantova – fabrizio.taccuso@alice.it

mercoledì 19 agosto 2009

RIMETTI ORDINE NEI TUOI INVESTIMENTI


Ora che le ferie volgono al termine e tutti siamo più rilassati e ritemprati, è quanto mai opportuno controllare gli investimenti presso la Banca o il promotore di fiducia.
I mercati hanno vissuto in questo periodo una fase di luna di miele in cui tutto è salito, dall'azionario, all'obbligazionario, alle materie prime.
Ma siete cosi' sicuri che tutto sia sostenibile a medio e lungo termine?
Lo Studio di Consulenza Finanziaria Indipendente Andreoli & Taccuso e Mercato Libero sono a Vostra disposizione per fare un check up serio ed approfondito di tutto ciò che la vostra banca vi ha venduto in conflitto d'interessi.
Cerchiamo di evitare altri casi come il My Way, il For You, le index linked con sottostanti le obbligazioni Lehmann o quelle dell'Islanda.
Troppo spesso le banche vi vendono gestioni patrimonali e fondi del tutto inefficienti che non portano alcun valore aggiunto, anzi.....
La nostra pluriennale esperienza Vi eviterà prodotti spazzatura e soprattutto Vi garantirà un'assistenza costante e continua che solo chi è indipendente e slegato da interessi di bottega puo' assicurare.
Il nostro Studio può assisterVi in tutte le problematiche di tipo finanziario, assicurativo e previdenziale e fornire una pianificazione completa per tutte le esigenze.
Utilizzare strumenti efficienti permette, nel tempo, di ottenere maggiori rendimenti ed un notevole risparmio di costi......

FABRIZIO TACCUSO - STUDIO ANDREOLI & TACCUSO - MANTOVA

fabrizio.taccuso@alice.it

domenica 16 agosto 2009

IL RALLY ESTIVO COMINCIA AD AVERE IL FIATO CORTO!



Si è chiusa sui mercati azionari la quinta settimana consecutiva di rialzi, con 18 sedute su 25 chiuse in positivo e solo 6 in negativo.
La chiusura negativa di venerdi' ci induce a pensare che il rally estivo sia giunto quasi al termine e, pur non escludendo qualche ulteriore e frazionale rialzo, siamo dell'idea che i mercati necessitino di una salutare correzione.
Se andiamo a guardare i dati macroeconomici usciti in settimana negli Usa, questa seconda gamba di rialzo partita il 13 di luglio appare quanto mai sospetta.
Il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori reso noto dall'Univesità del Michigan venerdì è risultato in calo a 63,2 dai 66 del mese di luglio, deludendo ampiamente le aspettative della comunità finanziaria che, viceversa, si aspettava un rialzo e tornando ai livelli minimi di marzo.
Il dato sull'inflazione, o meglio della deflazione, è salito a 2,1% contro una previsione del 1,9% e questo fa temere una frenata dei consumi che necessariamente frenerebbe la ripresa dell'economia a stelle e strisce.
Aggiungiamo a tutto questo il fallimento di Colonial, il sesto crack bancario della storia americana in ordine di grandezza.
Il timore è che tutto questo enorme pacchetto di stimoli e le pesantissime cure da cavallo messe in campo che hanno drogato i mercati finanziari possano non essere sufficienti.
In uno scenario come questo è di fondamentale importanza alzare il livello di guardia e monitorare costantemente i propri portafogli.
Tutto questo attraverso l'applicazione di take profit e stop loss rigidi, per evitare repentine e tutt'altro che improbabili correzioni dei mercati azionari e di pregiudicare il notevole rimbalzo avvenuto da marzo ad oggi.

FABRIZIO TACCUSO - STUDIO ANDREOLI & TACCUSO - MANTOVA

fabrizio.taccuso@alice.it

mercoledì 5 agosto 2009

IL LUPO PERDE IL PELO....MA NON IL VIZIO


Con il recupero dei mercati finanziari si tornano a leggere sui giornali le lamentele dei bancari, vessati dai budget imposti loro dalle Direzioni Centrali. E’ proprio vero….. il lupo perde il pelo ma non il vizio….. Deve essere davvero triste proporre ad ignari risparmiatori prodotti che si sa già in partenza si riveleranno delle fregature…..
Da un punto di vista dell’immagine le Banche hanno cercato di fare molto, prima Patti Chiari dopo i crack Cirio, Parmalat ed Argentina; poi si pensava che il recepimento della Direttiva Mifid portasse ad un radicale cambiamento nel rapporto con i risparmiatori…
Ovviamente ai buoni propositi, di facciata, non sono seguiti i fatti, perchè non è cambiato proprio nulla; la montagna di carta fatta firmare ai clienti durante la loro profilatura è stata solo un’incombenza da espletare, un proforma, piuttosto che un’occasione per cercare di fare veramente consulenza.
Ma è sin troppo evidente che gli obiettivi di medio e lungo termine dei clienti sono in palese contrasto con gli obiettivi di breve termine delle banche……
Cosi’ appena è passato il picco della crisi si è tornato a fare ciò che si faceva prima, cioè “piazzare” prodotti per soddisfare l’avidità di manager che pressano costantemente, per raggiungere obiettivi definiti da loro stessi sfidanti!
Nei giorni scorsi mi è capitato di accompagnare in banca clienti da me seguiti e di verificare ancora una volta che la qualità del servizio erogato è sempre più scadente. Al cliente non viene chiesto nulla sulle sue esigenze finanziarie, la frase di rito di solito è “abbiamo in collocamento delle nostre obbligazioni “….. Non importa proprio che rispondano agli obiettivi del risparmiatore, è del tutto irrilevante per loro. E praticamente sempre si rivelano per i clienti meno convenienti di un banalissimo titolo di stato.
A tutti, indistintamente, vengono proposte le stesse cose, addirittura ad un’anziana signora di 84 anni una giovane impiegata del primo gruppo italiano ha avuto il “coraggio” di proporre una index linked a sei anni, con la motivazione “signora stia tranquilla il capitale è garantito….”
Non credo ci sia da sorprendersi più di tanto, finchè gli unici corsi di formazione agli sportellisti sono basati sulle tecniche di relazione e le tecniche di marketing non ci saranno delle grandi aspettative di miglioramento sulla qualità del servizio erogato dalle banche.
Ma i risparmiatori più avveduti e consapevoli oggi hanno una possibilità di scelta in più…....

FABRIZIO TACCUSO - STUDIO ANDREOLI & TACCUSO - MANTOVA

fabrizio.taccuso@alice.it