domenica 26 aprile 2009

IL PUNTO SUI MERCATI

Dopo essere letteralmente sprofondati sino al 9 di marzo, i principali mercati azionari hanno messo a segno un corposo rimbalzo. Le massicce iniezioni di liquidità e gli "artifici contabili" hanno permesso di ritestare le resistenze grafiche del 9 febbraio. In molti si chiedono cosa fare a questo punto.
Noi pensiamo che i livelli raggiunti attualmente non siano giustificati nè dai dati macroeconomici che stanno uscendo, nè dai singoli dati micro.
Ancora troppi sono i problemi irrisolti, nonostante da più parti (G20, Ministri, Confindustria) si stia cercando di riportare fiducia sui mercati finanziari.
Nonostante non si escludano a priori ulteriori rialzi, il nostro consiglio è certamente di non comperare titoli o indici azionari a questi prezzi.
La prima regola di ogni investitore dovrebbe essere quella di avere un rapporto rischio/rendimento a proprio favore, altrimenti il tutto diventa una scommessa piuttosto che un investimento.
A questi livelli è senza dubbio più saggio alleggerire le posizioni azionarie, laddove i prezzi lo permettano ovviamente.
Nel caso in cui invece i prezzi di carico siano invece ancora decisamente superiori agli attuali, meglio prendere in seria considerazione strumenti di copertura, per non vanificare l'importante rimbalzo che i mercati hanno messo a segno nell'ultimo mese e mezzo.
La cosa più importante che Vi consigliamo è di evitare strumenti del tutto inefficienti, che Vi possono consigliare le Banche e certi promotori.
Alla larga assolutamente da fondi monetari ed obbligazionari, i cui rendimenti attesi a questi livelli di tassi sono pari a ZERO (vengono "mangiati" dalle commissioni palesi ed occulte), da quelli azionari (il 90% fonte "Il Sole 24 Ore" brucia la vostra ricchezza); alla larga dalle gestioni patrimoniali, dalle Index e Unit Linked; alla larga dalle Obbligazioni Subordinate delle Banche.
In queste fasi di mercato caratterizzate da elevata volatilità sceglieteVi strumenti flessibili ed efficienti che vi permettano di entrare ed uscire velocemente dai mercati.
E sceglieteVi, soprattutto, un "consulente superpartes" che anteponga i Vostri interessi a quelli della Banca.

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