giovedì 2 luglio 2009

ANCHE TREMONTI E D’ALEMA CONTRO LE BANCHE!


Che la reputazione delle banche non fosse ai massimi storici non è certo una novità, ma negli ultimi giorni a rincarare la dose sono scesi in campo anche fior fior di politici italiani bipartisan.

Il ministro Tremonti: “Basta…. togliamo la cassa alle banche , stop! Dalle ferrovie, alla Rai, alle Spa pubbliche non potranno più detenere liquidità sui conti correnti bancari.

E poi, lasciandoci con un dubbio amletico, ha aggiunto citando Bertolt Brecht : “E’ un crimine più grande rapinare o fondare una banca?”

Se Tremonti dice non mi fido più delle banche, non ci metto più neanche un quattrino dello Stato, cosa dovrebbero dire le centinaia di migliaia di famiglie a cui le Banche hanno rifilato, quando già sapevano che le aziende stavano scricchiolando, i vari bond della Cirio, Parmalat, Giacomelli oppure quelli dell’Argentina? Per non parlare poi di altri “prodotti dell’ingegneria finanziaria” come il My Way e il For You…………

Un altro quotidiano italiano intervistando D’Alema ha titolato “D’Alema striglia le banche, dovete ringraziare le famiglie” dicendo che sono loro che tengono in piedi il sistema, permettendo ancora una volta alle banche di salvarsi, nonostante tutti i default che hanno dovuto mettersi sulle spalle.

Ecco quindi l’importanza fondamentale del Consulente Finanziario Indipendente, una figura di netta rottura col passato nello scenario finanziario italiano.

Dobbiamo aiutare le famiglie italiane a salvaguardare i loro risparmi, attraverso un attento controllo del rischio; evitare i prodotti spazzatura delle Banche ed affiancare i risparmiatori con un’accurata analisi delle loro esigenze e del loro profilo di rischio, sino ad arrivare ad una seria pianificazione finanziaria, previdenziale ed assicurativa.

Solo in questo modo la gente percepirà tangibilmente il nostro ruolo e faremo veramente la differenza, rispetto a tutti coloro che si spacciano per consulenti di vario genere, mentre sono dei semplici venditori.

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