domenica 11 ottobre 2009

SETTIMANA DELL'INVESTITORE: UN'IMPORTANTE OPPORTUNITA' DA COGLIERE!

In uno scenario in cui la Banca ha perso ormai da tempo la sua importante funzione storica e sociale, il risparmiatore è spesso disorientato nelle sue scelte finanziarie più importanti. Si trova davanti al bivio se continuare a sottoscrivere pedissequamente tutto ciò che gli viene proposto allo sportello dall’impiegato di turno, sperando di non incappare in qualche “disgrazia”, oppure informarsi e cercare soluzioni alternative.
La Settimana dell’investitore, che si svolgerà fino al 18 di ottobre, in tal senso rappresenta un’importante opportunità per i risparmiatori, ma in generale un po’ per tutti gli operatori economici, di conoscere un modo nuovo e diverso di fare consulenza.
Se all’estero, nei paesi finanziariamente più evoluti, il consulente finanziario “fee only” è ormai un attore affermato del mercato, al pari del commercialista o dell’avvocato, da noi è ancora una figura poco conosciuta. Aldilà delle caratteristiche, che chiunque ne sia interessato può facilmente leggere nell’apposito sito www.nafop.org, credo che l’importanza del suo ruolo consista, principalmente, nell’essere il gestore della relazione con il proprio cliente, colui che lo guida ed orienta nelle scelte d’investimento.
Il consulente finanziario indipendente, essendo slegato dalla vendita di prodotti e quindi dal budget, è colui che meglio di ogni altro è in grado, oltre che di capire le effettive esigenze finanziarie dei suoi clienti, di soddisfarle con soluzioni personalizzate e mirate a raggiungere i vari obiettivi.
In questo senso infatti la Mifid si è rivelata un fallimento, ed è stata una grossa occasione persa dalle Banche, in quanto nella pratica è stata interpretata soltanto come un aggravio burocratico, con tonnellate di carta da far firmare; gli stessi questionari per la profilatura sono stati spesso “aggiustati” per poter continuare a collocare i soliti prodotti da budget (polizze index, obbligazioni strutturate, fondi comuni, gestioni patrimoniali).
Così dopo che gli è stato venduto il prodotto, il cliente viene lasciato quasi sempre a se stesso, senza un’ adeguata assistenza post vendita e senza che venga monitorata l’evoluzione dei suoi bisogni nel tempo.
Ecco un altro vero plus della consulenza indipendente, un professionista che sia anche un buon psicologo, che affianchi e supporti il cliente nei momenti difficile dei mercati e razionalizzi le sue scelte, per evitare di incorrere negli errori tipici della finanza comportamentale.
Anche in questo senso l’industria finanziaria in questi anni non ha di certo aiutato; sapendo che la propensione al rischio dei risparmiatori cambia drasticamente a seconda degli andamenti dei mercati, l’offerta si è sempre rivelata pro-ciclica, vendendo i prodotti rischiosi quando i mercati sono alti (vedi fondi azionari tecnologici e sulle tlc nel 2000) e viceversa i prodotti a basso rischio (polizze a capitale garantito) quando i mercati sono sui minimi. E’ del tutto evidente che così facendo si continuerà a bruciare ricchezza.
Ecco quindi tutta una serie di validi motivi affinchè in questi giorni tutti possano, gratuitamente, valutare e conoscere un’alternativa nuova, che dia più valore ed attenzione agli interessi dei risparmiatori e delle aziende e che nei paesi finanziari più evoluti ha già riscontrato notevole successo.

Fabrizio Taccuso - Studio Andreoli & Taccuso - Mantova
fabrizio.taccuso@alice.it

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