lunedì 11 maggio 2009

LA MAIL DI UN BANCARIO DELUSO


Pubblico con piacere, si fa per dire, la mail di un bancario che mi ha scritto in questi giorni:
"Ciao Fabrizio, sono contento che, finalmente, anche in Italia, seppur in ritardo rispetto agli altri paesi, stia finalmente decollando la Consulenza Indipendente.
Finalmente c'è qualcuno che si prenderà veramente cura degli interessi finanziari di privati, aziende ed enti pubblici.
Sono responsabile di una filiale di uno dei primi gruppi italiani. Ormai sono alle soglie della pensione, in quanto le recenti fusioni mi permetteranno di andare in prepensionamento e di abbandonare, finalmente, un mondo che negli ultimi anni è cambiato radicalmente ed in cui purtroppo non mi identifico più!
Ormai da tempo in banca, troppo spesso, NON SI FA PIù CONSULENZA!!
SI PIAZZANO SOLO PRODOTTI per fare il budget, quasi sempre ad ignari risparmiatori che hanno l'unica colpa di fidarsi di chi sta aldilà dello sportello.
Dapprima gli obiettivi da raggiungere erano annuali, poi sono diventati mensili e da un pò di tempo giornalieri; ai neoassunti non si fanno più corsi di preparazione in cui si insegna la tecnica e le caratteristiche dei prodotti, ma solo corsi di marketing e sulle tecniche di relazione con il cliente.
Si dice allo sportellista come fare la telefonata alla casalinga ed al pensionato per "intortarlo" meglio. Noi bancari, direttori di filiale compresi, siamo diventati dei rappresentanti di commercio, dei piazzisti di prodotto, quello che ci viene di volta in volta proposto dalla Direzione, che guarda a caso è sempre quello più remunerativo per la Banca ed inutilmente costoso per il risparmiatore.
E se non facciamo questo veniamo "rimossi" o "declassati" ad altro incarico.
Il "risparmio gestito" non fa quasi mai il suo dovere, anche perchè viene "gestito" da società che fanno gli interessi delle Banche, che retrocedono loro fior fior di commissioni.
I continui deflussi di questi anni dai fondi non sono dovuti solo alle delusioni dei risparmiatori, ma agli "indirizzi" dei top manager della Direzione verso strumenti più redditizi (per la Banca) e sempre meno trasparenti come gestioni, polizze index, certificate e obbligazioni strutturate.
Tutto questo perchè anche le singole filiali devono fare utili per mantenere tutto l'establishment della Direzione centrale.
L'Amministratore Delegato deve andare in assemblea con utili ogni anno crescenti che sostengano il titolo quotato in Borsa, perchè da quello dipendono le sue stock option milionarie.
Poi magari, come ormai succede troppo spesso, alle filiali non arriva la cancelleria o la carta igienica....
Si dice che quando qualcuno guadagna c'è sempre qualcuno che perde; purtroppo questi sono tutti i milioni di italiani che investono le loro disponibilità su indicazioni dei dipendenti bancari i quali, purtroppo, a loro volta, sono sottoposti a continui e sempre più pressanti budget e devono "ingoiare" la medicina amara, cioè collocare prodotti in cui sono i primi a non credere.
Ed alla Posta il quadro è ancora peggiore; si riciclano impiegati con corsi "full immersion" di due giorni a vendere prodotti finanziari di cui non conoscono nemmeno le caratteristiche ed i rischi sottostanti. Incredibile!!
L'avvento della Consulenza Finanziaria Indipendente permetterà finalmente ai risparmiatori di essere seguiti da professionisti seri e preparati come Voi, che lavorate tenendo conto della propensione al rischio e dei veri obiettivi d'investimento dei Vostri clienti.
Aldilà delle sterili dispute filosofiche di questi tempi, solo chi è libero da vincoli imposti dalle banche o dalle sgr e non deve obbedire a "logiche di bottega" consiglia ai risparmiatori l'investimento più efficiente.
Troppo spesso in questi anni il sistema ha venduto prodotti inutili, se non addirittura dannosi, come i vari My Way, For You, le polizze index con sottostanti le Lehmann piuttosto che l'Islanda".
Nulla da aggiungere al quadro dipinto dal nostro lettore, se non che la crescita di un paese passa anche attraverso il miglioramento della cultura finanziaria dei suoi abitanti ed in Italia purtroppo questa è ancora troppo bassa.

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